Nascere ai tempi del Coronavirus
Nascere ai tempi del Coronavirus cosa vuol dire?
Gli ospedali Italiano hanno cambiato la routine
dei parti, ma non esistono linee guida uguali sul
tutto il territorio.
«Dovremmo contare anche chi nasce, non solo chi muore.
È la vita che sboccia, ostinatamente, in barba alle avversità».
Lo ha detto il filosofo Leonardo Caffo quando il 12 marzo, in piena
emergenza Coronavirus è nata la sua prima figlia, Morgana a Torino
Ma alla morte Leonardo Caffo ha pensato affatto: «in verità, non ho mai
desiderato tanto vivere come da quando è nata mia figlia».
Quello che hanno vissuto Leonardo e sua moglie a Torino non è tanto
diverso da quello che stanno affrontando tante famiglie da quando il
coronavirus ha accresciuto la sua diffusione.
Nascere ai tempi del Coronavirus
non è certo un evento che si possa posticipare
come altri, ma cosa devono aspettarsi
le coppie stanno per diventare genitori?
Sembra che ogni struttura ospedaliera si
stia organizzando autonomamente.
I motivi sono molteplici:
- non ci sono linee guida condivise a livello nazionale
- secondo, nel nostro Paese le regioni sono autonome in materia di sanità; terzo, le singole città sono colpite dal Covid-19 in maniera e in tempi differenti.
- Ogni giorno, ovunque, le indicazioni per il personale che gestisce e organizza il parto, mutano in relazione all’evoluzione del quadro sanitario regionale e alle decisioni che vengono prese a livello politico (ad esempio se vengono adottati nuovi decreti).
Ad oggi le norme più severe sembrano essere quelle del Veneto dove,
in alcuni ospedali, i padri non possono mai entrare in sala parto.
Con l’obiettivo di limitare queste disparità geografiche, la comunità
scientifica italiana dei neonatologi, pediatri, ginecologi e ostetriche
(SIN, SIMP, SIP, SIGO, AOGOI, AGUI, SIAARTI e FNOPO)
sta lavorando insieme all’Istituto Superiore di Sanità per fornire
indicazioni utili ai professionisti sanitari su come gestire al meglio
gravidanza, parto e allattamento.
Le poche notizie disponibili su COVID-19 in gravidanza
sembrerebbero per ora
piuttosto positive e rassicuranti.
In ogni caso comunque sono stati creati dei percorsi ben delineati che
all’accesso in pronto soccorso definiscano la tipologia di paziente e
quindi le procedure da seguire per assicurare il massimo grado di
sicurezza alle mamme, ai neonati e agli operatori.
Insomma basterà seguire le indicazioni e rassicurare le
famiglie, i futuri nonni e zii che l’abbraccio con il nascituro
è solo rimandato!
E’ nel suo interesse preservarne la salute in un momento
in cui è molto delicato, nella nostra regione al
momento è consigliato di aspettare almeno un mese.
Certo nessuna coppia avrebbe mai immaginato
un tale scenario per la nascita di un figlio, ma
seguite le indicazioni e gli accorgimenti e
vedrete che andrà tutto bene!
Come ci ripetono e ci ripetiamo tutti da
molti giorni, ma anche noi in questo scenario
preferiamo essere positivi ed ottimisti!
Noi diventiamo dei veri e propri
family photographer delle nostre coppie di
Sposi e di famiglie che si affidano a noi
per salvare tutti i ricordi più importanti,
anche quelli che vorranno mostrare ai
propri figli quando saranno grandi!
Anche per questo ci sono a cuore le
situazioni delle future mamme, con
molte ci siamo sentiti e siamo vicini
a loro e alle loro famiglie.
Torneremo ad abbracciarci e a
festeggiare ogni giorno lieto come
quello della nascita e noi
siamo pronti e saremo presenti
nei giorni più belli della vostra vita
per realizzare un servizio fotografico e
magari poi confezionare un fantastico
album dei ricordi.
Segui il nostro blog tratteremo
molti altri argomenti interessanti,
non solo temi riguardanti questo
delicato momento storico per le
coppie ma anche suggerimenti ed idee
per l’organizzazione dei Matrimoni,
perchè la vita va avanti!
Stay tuned!